Sotto l’ombra di un bel fiore

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16,90 

A quattro anni da Con i piedi nell’acqua, arriva attesissimo il nuovo lavoro di Cecco Bellosi, narratore di frontiera sospeso tra ricostruzione storica e racconto epico. I suoi libri sono, secondo una felice definizione di Aldo Bonomi, “preziosi giacimenti di memoria collettiva”.
Scritto nella forma del romanzo, ma inseribile nel solco della non fiction novel, Sotto l’ombra di un bel fiore ha per protagonisti due partigiani che ripercorrono a distanza di anni le loro esperienze e assistono in presa diretta al progressivo smantellamento dei loro sogni di cambiamento. Costruiti sapientamente da Bellosi ricalcando le caratteristiche di alcuni dei protagonisti della Resistenza che ha conosciuto nel corso della sua vita, Pedro e Paolo rivivono gli avvenimenti che hanno segnato un intero territorio, quello del Lago di Como, teatro di uno degli episodi cardine della storia italiana dei Novecento: la cattura e l’uccisione di Mussolini. Pedro si trova in mezzo a quella storia durante i giorni di aprile del 1945 e assiste al tragico epilogo della vicenda di Gianna e Neri, partigiani uccisi da partigani, sullo sfondo del mistero dell’oro di Dongo. Divenuto dirigente dell’Eni, conosce Paolo, un altro partigiano insieme al quale fa il punto della situazione, ogni volta a dieci anni di distanza: a caldo, nel 1947, sotto l’effetto straniante dell’amnistia Togliatti; nel 1957, in occasione del Processo di Padova agli imputati per la questione dell’oro di Dongo; nel 1967, in piena aria di golpe, con lo schieramento dell’Ovra e anche di alcuni vecchi partigiani valtellinesi, a partire dal capitano Motta e da Fumagalli, nel ruolo di protagonisti della strategia della tensione.
Un racconto che traccia un filo rosso lungo 20 anni di storia d’Italia, con un finale a sorpresa. A cavallo tra Fenoglio e Cercas, un romanzo che mescola la ricerca storica su documenti in parte inediti, con pagine di grande epica resistenziale. Destinato a far discutere gli storici e a far appassionare i lettori.

Disponibile anche in versione e-book a 8,99 €

Cecco Bellosi è nato a Isola Comacina (ora Colonno) sul lago di Como, nel 1948. Laureato in filosofia, viene arrestato nel 1980 per attività sovversive. Ha trascorso una decina d’anni nelle galere della Penisola, senza riuscire a perdere il gusto per l’ironia e il disincanto: sul mondo delle carceri speciali ha scritto il testo teatrale Labirinto (Spirali). Da oltre vent’anni lavora come coordinatore dell’Associazione Comunità Il Gabbiano per persone con problemi di dipendenza e per minori in difficoltà. Ha scritto Il paese dei contrabbandieri (Nodolibri), dedicato all’avventurosa epopea degli sfrosadori; Piccoli Gulag (DeriveApprodi), sulle insidie delle comunità terapeutiche. Ha scritto il racconto della sua militanza in Potere Operaio, raccolto nel libro Insurrezione armata (Rizzoli), a cura di Aldo Grandi.

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